Sì però diciamolo apertamente: la morte è un'ipotesi contemplabile mentre si lavora. Fa parte dell'attività in sé, certo è qualcosa che accade di rado rispetto alla totalità delle persone occupate, ma bisogna contemplarlo. Morire, finire mutilatə o feritə mentre si svolge il proprio lavoro è qualcosa che può accadere. Io ci metterei anche un disclaimer... Continue Reading →
Ci sono due modi per elaborare un trauma
Quand'ero ragazzino ho sofferto di un disturbo alimentare che mi ha accompagnato per un bel tratto della mia vita, sono arrivato a pesare 45 chili ma nel Salento degli anni 90 non avevo molti appigli per comprendere cosa esattamente mi stesse accadendo così, semplicemente, ci convivevo. Una costante di quel lungo periodo sono stati i... Continue Reading →
I Dialoghi del Covid
CAPITALISM: ah che bella modernity come me la spasso COVID: ciao CAPITALISM: sì ok scusa sto facendo delle cose puoi aspettare un momentAAAAHHH AAAAAAAAHHHHH CAZZOAAAAHHH AAAHHH MA COSACAZZOAAAHHHH COVID: eheh CAPITALISM: ok ho appena developed vaccino e ti dirò di più adesso lo vendo a costo di mercato agli Stati ricchi nonostante questi ultimi mi... Continue Reading →
La violenza di genere non è una sciagura, è una pratica
Sono molto belle le parole e le poesiole contro la violenza che stanno fiorendo anche in questo 25 novembre, belle anche le immagini profilo customizzate e tutto il resto, fa piacere constatare come in tantə abbiano assorbito almeno la retorica della giornata ma la violenza maschile sulle donne non è una sciagura, non la reca... Continue Reading →
Squid Game e le somiglianze non richieste
Vorrei dedicare un minuto a un esemplare piuttosto peculiare dell'allegorico bestiario dei social, vale a dire chi ha trascorso l'ultimo mese a ricordare a chiunque esprimesse un'opinione su Squid Game che il soggetto non è originale e allora giù a sciorinare Battle Royale (il film del 2000, la serie di videogame, il romanzo per i... Continue Reading →
All Linfociti Are Bastards – una rilettura critica di Esplorando il Corpo Umano
Vorrei proporre una rilettura critica di "Esplorando il Corpo Umano", AKA "Siamo fatti così", caposaldo dell'animazione pedagogica di quei gloriosi e tremendissimi Anni Ottanta, i cui devastanti effetti sociali, culturali ed economici ancora non sono scomparsi. Il cartone animato ha come obiettivo l'educazione alla salute attraverso la rappresentazione del corpo umano in forma di società... Continue Reading →
Un Governo non richiesto
Chissà cosa sta girando nella testa di Matteo Renzi in questi giorni. Sgusciare via dall'ininfluenza e provocare una crisi di Governo non è roba da poco, assistere alla nascita del proprio sogno proibito, ossia queste intese talmente larghe che quasi si lacerano, si mischiano, si ammucchiano in un clamoroso bukkake interracial di partiti che ha... Continue Reading →
Un visone non richiesto
Lo sterminio di visoni in Danimarca, nei cui allevamenti si è osservata una mutazione del Covid-19, può essere interpretato in modi diversi. Lo si può fare sul piano razionale e logico diciamo, aprendo una seria riflessione sul senso degli allevamenti di animali da pelliccia nel minchia di 2020, che tra un po' mettiamo piede su... Continue Reading →
Di parcheggi e di mascolinità tossica
Uno dei danni più evidenti procurati dalla mascolinità tossica è la mancata diffusione del sistema di autoparcheggio nelle automobili, una tecnologia esistente e funzionante ma che non ha preso piede sul mercato perché di sicuro là fuori è pieno di maschi cishet terrorizzati dall'idea di essere etichettati come frci se, anziché sdraiarsi sul sedile a... Continue Reading →
Il Piccolo Principe e la terribile pedagogia dell’accontentarsi
Il Piccolo Principe (Antoine de Saint-Exupéry 1943), favoletta morale reazionaria molto in voga tra i fricchettoni, è un libro scritto male e pensato male il cui successo mondiale è inspiegabile almeno quanto la salita alla Casa Bianca di Trump nel 2017 o la vittoria di Licitra a XFactor del 2017. Sono successe un sacco di... Continue Reading →